domenica, novembre 22, 2009

Ricci e profumo di cioccolato

PROLOGO: Rientrare in una giornata fredda di novembre, chiudere la porta, scrollarsi di dosso la brina della sera e sfilare il cappotto con un gesto leggero. Avviarsi a piccoli passi verso il salotto, illuminato dai riflessi della città. Abbandonarsi in poltrona, socchiudere gli occhi, respirare piano. Il pianoforte accompagna i pensieri, da qualche parte in lontananza. La mia mano cerca un bicchiere e trova, inaspettata, una scatola di cioccolatini ...

SENTIMENTI: ... il primo assaggio è stato il tuo sorriso. Non ti avevo ancora vista e già sapevo che sarebbe stato dolce, ma travolgente, come il sapore della scorza d'arancia e del fondente. Non sono rimasto deluso sai, e volevo di più.

Così il secondo assaggio è stato un anno fa, e aveva il gusto della vaniglia e del cioccolato bianco, dolce come le tue labbra. Pensavo di darti il primo bacio e invece te lo sei preso tu, e poi mi hai insegnato a baciarti come ti piace, accarezzandoti piano.

Stringendo fra le dita il terzo cioccolatino, indugio. La fragranza di cannella mi avvolge come i tuoi riccioli, mentre li accarezzo e li scosto per baciarti il collo, o quando semplicemente ci affondo in cerca di coccole.

Il quarto aroma va da sé, è peperoncino. Prima appena pungente, poi violento come la passione che ci prende quando facciamo l'amore, che ci lascia ogni volta senza fiato, adagiati l'uno sull'altra, ad ascoltare il battito dei nostri cuori.

La scatola ormai è quasi vuota, i miei polpastrelli sfiorano piano l'ultimo cioccolatino. Il maitre chocolatier mi ha riservato una sorpresa, che non è una sorpresa. Nocciola.

Va oltre la passione del sesso, oltre la tenerezza di un abbraccio o la dolcezza di un bacio, la leggerezza di un sorriso. È il sapore rassicurante di chi vuoi accanto nei momenti difficili, nei momenti felici, della persona con cui hai capito di poter condividere quello che vuoi. Lascio che si sciolga, che accompagni i miei pensieri, senza fretta.

EPILOGO: Ora sei qui, seduta con a me, hai le mani appoggiate sulle gambe e la testa inclinata di fianco, mi guardi e non sai se essere dolce o severa. Non voglio aprire gli occhi o accendere la luce, so che andresti via, così stasera rimango qui, dormo con te. Buonanotte.

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