venerdì, aprile 27, 2007

Scelta.

Per un attimo ho avuto la tentazione. Avrei potuto lanciare 50 centesimi e giocare i prossimi due anni della mia vita a testa o croce, delegando la scelta alla forza di gravità, alla composizione chimica della moneta, al momento impresso dal mio pollice nell'atto del lancio, ad altri fattori minori tutti più o meno indipendenti dalla mia volontà. Sarei stato al sicuro, completamente deresponsabilizzato e privo di colpe nei confronti del me stesso che fra qualche mese mi maledirà per aver preso la decisione sbagliata.

Invece ho voluto prendere una decisione con coscienza. Non è vero. Solo ero sicuro che mi sarei maledetto lo stesso per aver tirato la monetina.

Due offerte di lavoro, simili sotto molti aspetti, diverse sotto altri. Una talmente sotto casa che se andassi in ufficio in pigiama se ne accorgerebbero solo i gatti in giardino. Una di nuovo lontano da qui, dalla mia città, dai soliti amici, nella stessa provincia dove ho passato l'inverno a singhiozzare.

Due aziende multinazionali, stesso settore, posizioni simili.

Un contratto di sei mesi, da trasformare alla scadenza in tempo indeterminato, e uno a tempo indeterminato da subito. Soldi... abbastanza in entrambi i casi. Molto meglio di adesso, comunque, in entrambi i casi.

Due sensazioni diverse durante i colloqui. Un'azienda giovane, entusiasta, che valorizza le proprie risorse, le stimola e le fa crescere. Con un piano di marketing e sviluppo commerciale attraente anche per uno che, beh, il commerciale non è la sua vita. L'altra azienda... non diversa da molte nel settore, seria ma meno dinamica. Entrambe solide.

Se le sedi operative fossero state invertite non avrei avuto dubbi, invece ne ho avuti tanti. Ho scelto alla fine, ascoltando opinioni e resistendo alla tentazione di chiedere a qualcuno "Se tu fossi me che cosa faresti?". Ho valutato, ascoltato Guccini e scelto. Più che una decisione presa con coscienza è stata una scommessa al 50%. Chissà.

Ora non si torna indietro, e mi sento come se mi avesse centrato il pendolino. Fiato corto e tante incertezze.

Ho scelto quella vicina. Fine del precariato. Qui inizia Ops!.