lunedì, settembre 12, 2011

Polvere.

È una strana casa. Una casa speciale. È un attico in centro, una villa sulle colline che si affaccia sul mare, un'antica dimora in campagna. Non la puoi trovare se lei non lo vuole e quando lo vuole, non puoi sapere che aspetto avrà.

La porta era appena accostata. La hai aperta timidamente, ti incuteva timore muoverti nella penombra delle stanze, non sapevi che cosa avresti trovato ad attenderti.

L'aria era immobile e carica di aspettativa. La polvere si alzava ad ogni tuo passo soffice, danzando fra le lame di luce che filtravano dalle pesanti tende, nere.

Ti sei guardata attorno ma solo poco, perché sicuramente all'inizio non avevi un piano e nemmeno alla fine, io credo, ma credo tu abbia pensato allora che quella casa avrebbe potuto fare per te. Hai scostato le tende, c'era un bel sole fuori che ti ha scaldato, e le pareti erano bianche e la polvere, il vento la ha spazzata quando hai aperto le finestre, l'aria dell'inverno era fredda e frizzante.

Giorno dopo giorno le stanze si sono riempite. C'erano sentimento, baci, passione, coccole, parlavamo, ridevamo, ci arrabbiavamo, ci baciavamo ancora.

Sono passate la primavera, l'estate, l'autunno, e un altro anno ancora. Sono apparse le foto e i ricordi.

Mentre riempivamo una dopo l'altra tutte le stanze, la casa continuava a crescere e c'era un posto per tutto quello che avremmo potuto metterci.

Forse ti sei spaventata. Forse è diventata troppo grande e tu ti sei sentita persa, o forse era cresciuta più di quanto avremmo potuto riempirla, ed era vuota.

Forse hai visto qualcosa, la fuori, perché una sera di inizio aprile sei uscita. Sapevo saresti tornata.

Mi muovevo per le stanze ma giorno dopo giorno non trovavo più un corridoio, o una porta, uno studio. Poi, aprendo un cassetto, ho trovato le tue chiavi.

L'aria era immobile. Fuori c'era un bel sole e avevo bisogno di scaldarmi. Così ho chiuso le pesanti tende, nere, e mentre camminavo per i corridoi sentivo risuonare sentimento, baci, passione, guardavo sfilare le foto e i ricordi. La polvere, uno strato sottile sul pavimento, si alzava ad ogni mio passo, vorticando fra le lame di luce.

La porta è solo accostata.

Ma è una strana casa. Una casa speciale. È un attico in centro, una villa sulle colline che si affaccia sul mare, un'antica dimora in campagna. Non potrai più sapere che aspetto avrà, e non la potrai ritrovare.