domenica, ottobre 21, 2007

Ombre.

OMBRE [om.bra] s.f. - [...] La figura che un corpo opaco proietta su una superficie e che ne riproduce, più o meno alterata, la forma [...]
Definizione da Giacomo Devoto e Giancarlo Oli, "Il dizionario della lingua italiana", Le Monnier

Ci sono cose che semplicemente ci rifiutiamo di accettare, no?

La verità è davanti ai nostri occhi, troppo abbagliante per poterla guardare, la sua voce così forte che premiamo le mani sulle orecchie per non sentirla, siamo come bambini accucciati a terra, seduti sui nostri talloni, e semplicemente fingiamo che la realtà sia quella che immaginiamo noi, neghiamo con forza e con rabbia tutto quello che non era previsto, tutto quanto non sia esattamente come noi avevamo immaginato.

Oggi è stata una bella giornata, di un freddo pungente e blu come il cielo limpido, di un freddo pungente e rosso come le foglie d'autunno che si fermano ai bordi della strada, di un freddo giallo come la mia moto e il sole che scalda le spalle mentre ti fermi a contemplare le valli e il mare. In una giornata come oggi l'unico problema è come impostare le curve, non rimanere troppo indietro, stare bene con tutti questi amici sconosciuti e scoppiare le bustine di zucchero da vero professionista.

Poi mi chiami tu, in quattro parole mi dici cose che non capisco, perché non riesco a trovare in senso in quello che mi hai detto, non riesco a trovare il senso di una telefonata così cattiva in una giornata così bella, non riesco a capire perché, davvero, perché ti sei disturbata a chiamarmi per schiaffeggiarmi? Bastano il tuo silenzio e la tua fretta per questo, fanno molto più male delle tue parole, te lo assicuro.

Sei così diversa. Sei così cambiata. E poi finalmente ho accettato di essere innamorato di un'ombra.

È questo quello che rimane di noi. Un'ombra che riproduce sul mio cuore, più o meno alterata dal tempo, la nostra felicità passata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Succede anche a me. quando guardo delle mail del 2004